Red velvet


La Red Velvet è una torta che conosco da pochi anni ed è subito piaciuta molto a casa mia, tanto che mio figlio l'ha promossa "dolce ufficiale del suo compleanno". Così prepararla ormai è un must almeno una volta l'anno per me. Sinceramente non mi fa impazzire, ma chiunque la assaggi la apprezza molto, quindi penso che sia solo io a valutarla con un 6+.
Ha il pregio di rimanere umida e morbida, così da poter essere gustata da sola, senza crema, come fosse un ciambellone. Alcuni infatti non disprezzano preparare cupcakes con questo impasto. La crema al mascarpone comunque è delicato e si sposa bene con la torta. 
Quello che colpisce di questo dolce è sicuramente l'aspetto appariscente per via del colorante alimentare rosso (tanto da poter essere un'ottima proposta per la tavola natalizia o per addolcire la cena di S. Valentino), ma ancor di più è suggestiva la sua storia, il modo in cui è diventata famosa. Si narra infatti che negli anni '20 dello scorso secolo questo dolce fu creato da un famoso pasticcere del ristorante del Waldorf Astoria di New York. Una signora lo assaggiò e rimase così colpita dalla sua bontà da chiedere la ricetta al suo "creatore". Il pasticcere gliela consegnò ma dietro pagamento di un conto, sembra, di 300$. La signora non si scompose e pagò, ma ritenendo eccessivo e sconveniente il prezzo chiesto, ebbe l'idea geniale di fare tantissime copie della ricetta, salire su diversi autobus e distribuirle a tutti.....
Se è vero anche solo un po' questo racconto che ci arriva da lontano, bisogna ringraziare la signora in questione per l'intuizione avuta, ma anche il pasticcere e la sua esosità!
Ingredienti
Per la torta
250 gr farina 00
300 gr zucchero
240 gr panna acida
110 gr burro ammorbidito
2 cucchiai cacao amaro
2 uova grandi
1cucchiaio aceto bianco
1cucchiaino bicarbonato di sodio
Un pizzico di sale
Una bacca di vaniglia
Colorante alimentare rosso (in genere 5 gr  di colorante in polvere sono sufficienti, ma se lo preferite in gel, regolarevi a occhio, perché i gel sono più intensi)
Per la crema
225 gr mascarpone
225 gr philadelphia
115 zucchero a velo
350 gr panna da montare
Una bacca di vaniglia
Attrezzatura
Tre teglie uguali da 20 cm o una unica alta e larga da 26 cm
Esecuzione
Si parte dalla torta. Montare molto bene il burro morbido e lo zucchero, aggiungere i semi della bacca di vaniglia e un uovo alla volta. Aggiungere poco per volta la farina setacciata con il cacao e il sale. Intanto unire il colorante alimentare rosso alla panna acida e versarla nell'impasto. In un bicchiere unire l'aceto al bicarbonato e mescolare bene. Appena frizza, subito unirlo al resto e amalgamare uniformemente. Mettere quindi l'impasto nelle tre teglie da 20 cm o in una da 26 cm, imburrate e infarinate e subito in forno a 170°. Le teglie da 20 cm necessiteranno di circa 30 minuti di cottura; la teglia più grande, essendo anche più alta, avrà bisogno anche di  50 minuti. Comunque vale sempre la prova stecchino. Sformare la torta quando sarà completamente fredda.
Per la crema, sbattere i formaggi, mascarpone e philadelphia, col lo zucchero a velo e i semi di bacca di vaniglia. Aggiungere la panna montata ben ferma. 
A questo punto guarniamo la torta. Se abbiamo le tre torte distinte, dobbiamo solo spellare la loro superficie per pareggiare e togliere le asperità. Per la torta da 26 cm, oltre a togliere la superficie, la si deve tagliare per ottenere tre dischi uguali. Non c'è bisogno di bagnarli, è un impasto umido. Si passa direttamente a farcire con la crema. Avremo perciò: torta-crema-torta-crema-torta. 
Spalmare abbondante crema anche sulla parte superiore e finire di guarnire con briciole della torta, ricavate dalla parte tagliata via per pareggiare la superficie. Se vi avanza crema, potete spalmarla anche sulle pareti della torta, come a sigillarla. Io non l'ho fatto perché mi piace si vedano gli strati: trovo sia più scenografico. È solo una questione di gusti.

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