Minne di sant'Agata


 Le minne di sant'Agata sono piccoli dolci delicati e leggerissimi che da tradizione si preparano per Sant'Agata appunto, il 5 febbraio, nella città che la venera come protettrice, cioè Catania. Qui i festeggiamenti sono fastosi e solenni, tutto molto colorato, caloroso ed esagerato come solo i siciliani sanno fare! Eventi così "esagerati" li ho visti solo in Andalusia... 

Di recente ho scoperto che Sant'Agata è la protettrice anche di Gallipoli e che questa specie di sospiri si fanno anche in Puglia, col nome di tette delle monache... D'altronde si dice che la ricetta fu ideata da alcune monache che vollero ricordare il martirio di sant'Agata che patì l'amputazione dei seni... e un po' in effetti la loro forma ricorda "tette" o "minne" come si dice in siculo (ma povera santa... Che patimenti...).

Le vere minne sono cassatelle praticamente, ricche di canditi e ripiene di ricotta. Questa ricetta in verità è più simile a quella pugliese, da riempire volendo con crema. 

Con la ricetta che ora vi scrivo, escono circa 35 dolcetti. Non devono essere grossi.

Ingredienti

5 uova medie

50 gr zucchero a velo

100 gr farina 

1 bustina cremor tartaro

Attrezzatura

Sac a poche

Frusta elettrica

Guarnizione

Zucchero a velo

Esecuzione

Dividere i tuorli dagli albumi. Mettere tuorli e zucchero a velo in una ciotola. Conservare un paio di cucchiai di zucchero per la preparazione successiva.

Montare i tuorli con lo zucchero finché non si ottiene una massa soffice e chiara. Ci vorranno circa dieci minuti. Quindi versare in due volte la farina setacciata continuando a sbattere con il frullino elettrico.

In un'altra ciotola montare a neve fermissima gli albumi con il cremor tartaro. Dopo un minuto aggiungere i due cucchiai di zucchero a velo precedentemente messi da parte.

Prendere un paio di cucchiai di albumi ben montati e miscelarli al composto di tuorli. Quando si sarà ammorbidito, versarlo nella ciotola degli albumi e amalgamare con delicatezza per non smontare l'impasto: il bello (e il buono) di questa preparazione è l'areosità del pasticcino. 

Versare il tutto in una sac a poche e formare dei mucchietti su una teglia coperta di carta forno. 

Infornare a 170° per 15-20 minuti modalità statica con lo sportello aperto a spiffero (può essere utile aiutarsi con un mestolo di legno).

Non sono precisa con i tempi perché dipende tutto dal vostro forno. Io mi sono resa conto che erano cotte perché si staccavano agevolmente dalla carta forno. Ricordate comunque che devono dorarsi, non scurirsi troppo.

Una volta cotte, le fate freddare e, se volete, le farcite con crema chantilly o crema semplice.

Anche senza nulla sono buonissime. 

A Catania per la verità, proprio perché in Sicilia facciamo tutto "tanto", dopo averle farcite, si glassano. Si fa uno sciroppo di zucchero e acqua molto denso simile a quello usato per la cassata e si versa sopra le "minne". Io non l'ho fatto perché non mi piacciono i dolci troppo dolci... Ma potete provare...





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