Ciambelle "fatti fritti"



Fatti fritti.... nome originale con cui in Sardegna chiamano queste ciambelle fritte. Buonissime, soffici e...udite udite!, senza zucchero! L'unica nota dolce è data dallo zucchero semolato usato per guarnizione e non si sente la necessità di aggiungerne extra.
Sembra proprio la quadratura del cerchio: dato che siamo a carnevale dove ogni fritto vale...😂 sembra la ricetta perfetta, no??


Ingredienti (per una dozzina di ciambelle)
500 gr farina 00
12 gr lievito di birra (mezzo panetto) o 20 gr lievito madre essiccato (io Molino Rossetto)
50 gr burro
2 uova
125 ml latte tiepido
Buccia di arancia bio grattugiata
1 lt olio di arachidi
Guarnizione
50 gr zucchero semolato
Attrezzatura
Coppapasta di misure diverse (io 8 cm e 3 cm) per fare ciambelle regolari, ma non sono necessari
Cartaforno
Esecuzione
Sciogliere il lievito nel latte appena tiepido (mi raccomando, non troppo caldo perché il calore eccessivo uccide il lievito). Impastare, a mano o in planetaria, la farina con le uova,  aggiunte uno alla volta. Versare il latte lentamente sull'impasto. Se risultasse troppo duro o slegato, aggiungere altro latte, un cucchiaio alla volta, finché non diventi omogeneo e ben amalgamato ma non appiccicoso. Unire la buccia grattugiata di un'arancia e il burro ammorbidito (lasciato a temperatura ambiente per un paio d'ore oppure scaldato leggermente in microonde per pochi secondi). Lavorare diversi minuti per rendere l'impasto liscio ed elastico. Mettere a lievitare in una ciotola coperta con pellicola alimentare fino al raddoppio.
Ci vorranno circa due ore. Trascorso il tempo necessario, dividere l'impasto in tante palline da un etto circa l'uno. Stenderle con il mattarello fino ad uno spessore massimo di 2 cm. Con il coppapasta più grande ottenere dei dischi e con quello più piccolo fare il buco centrale. Si può anche evitare di usare i coppapasta e creare la forma a ciambella con le mani: sono utili solo se vogliamo avere più precisione.
Poggiare le ciambelle ottenute su un foglio di cartaforno, coprire e far lievitare fino al raddoppio.
Piccola nota: metterle sulla cartaforno permetterà sia di non abusare con la farina che solitamente si adopera in questi casi per evitare che il prodotto si attacchi alla superficie d'appoggio, sia di toccare le ciambelle senza deformarle mentre si versano nell'olio bollente. Questo perché al termine della lievitazione, possiamo tagliare la carta intorno alla ciambella e metterla in cottura capovolta, cioè con la carta verso l'alto; così non si deformaranno i fatti fritti e la carta si staccherà facilmente. Anzi, volendo essere più professionali, si potrebbero preparare prima tanti quadrati di carta su cui poggiare il prodotto formato,  pronto per la lievitazione.
Una volta lievitati i fatti fritti, far scaldare l'olio di arachidi. Se avete un termometro a sonda, misurate che raggiunga e non superi i 160°. Comunque per friggere in modo omogeneo, ovvero far dorare l'esterno ma cuocere bene l'interno, servirà che l'olio non sia troppo forte. Occorre quindi tenere il fuoco moderato tutto il tempo. Friggere poche ciambelle alla volta, girarle in modo che la doratura sia omogenea, scolarle e poggiarle su carta assorbente e  quando sono ancora calde, rotolarle nello zucchero semolato che avremo messo prima in una ciotola capiente.
A questo punto...buon carnevale🤡 ...o buona colazione☕ ...o buona domenica... O buona colazione domenicale di carnevale 😂😂
Purtroppo questi fatti fritti sono buoni sempre, per ogni occasione. Serve solo la scusa giusta!!😂😂



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