Fare queste frittelle mi ha risucchiato indietro nel tempo, mi ha catapultato nella cucina della casa della mia infanzia, quando rubavo l'impasto crudo (quanto mi piaceva!!) e mia mamma mi sgridava... Ovvio! (Certo, allora mi sembrava meno ovvio!😂). Se è vero che ognuno di noi ha un piatto del cuore, magari legato a momenti speciali della propria vita, beh... per me sono queste frittelle!
Sono semplici, facili, morbide, buonissime. La loro preparazione prevede pochi passaggi e pochi ingredienti. È contemplato l'uso di un liquore all'arancia, ma se le frittelle sono destinate ad astemi o bambini, potreste sostituirlo con del latte in pari quantità, oppure ometterlo completamente: la ricetta non ne risentirà. 

Ed eccolo qui... sua maestà IL CANNOLO!
Era da un po' che mi ronzava in testa l'idea di farli. Aspettavo solo l'ispirazione e spesso, sfogliando il quaderno delle ricette di mia nonna, ingiallito e rosicchiato agli angoli ma ancora leggibile (per fortuna!!),  l'estro creativo è soddisfacentemente solleticato.  È ricco di ottime ricette della tradizione siciliana e non solo. Lo leggo e trovo sempre qualcosa di nuovo e attualissimo (aveva una sorella emigrata negli States che le inviava ricette innovative per il tempo, come le cheesecakes o le creme al burro), ma anche gli evergreen intramontabili, come appunto questi cannoli.
È un dolce apprezzato in tutto il mondo, riconosciuto ovunque come prodotto di eccellenza culinaria italiana. Alla stregua della pizza.
Prevede pochi ingredienti, perciò è consigliabile che siano di qualità, soprattutto se parliamo della ricotta.
La ricetta non prevede nessuna difficoltà specifica, l'unico passaggio ostico è la velocità di esecuzione tra formare i cannoli, friggerli e seguirli in cottura.
Le dosi sono sufficienti per preparare circa 40/45 cialde. Se vi sembrano tanti potete sempre dimezzare le quantità scritte, ma comunque le cialde si conservano settimane se chiuse in scatole di latta.
Ingredienti
Per le cialde
500 gr farina 00
Una noce di strutto o burro
Mezzo cucchiaino di caffè
2 cucchiai di vino
3 uova intere
Per il ripieno
500 gr ricotta di pecora
200 gr zucchero
Gocce di cioccolato e cedro candito a cubetti facoltativi
Guarnizione
Ciliegine candite
Zucchero a velo
Per la frittura
1 lt olio di arachide
Attrezzatura
Formine per cannoli in alluminio
Pentola alta e larga per friggere
Termometro a sonda
Esecuzione
Impastare la farina con il burro, aggiungere poco per volta le uova, il caffè e il vino. Si deve ottenere un impasto liscio e sodo, ma comunque piuttosto duro. Far riposare un'ora coperto da pellicola alimentare. E ora viene il bello! Qui se non si hanno nozioni di geometria non si può proseguire!... Scherzo ovviamente ...ma non tanto... È opportuno che mentre riposa l'impasto, ci si procuri un cartoncino, una matita e un righello. Dobbiamo creare dei rombi che serviranno a tagliare la pasta della giusta misura prima di avvolgerla intorno alle formine di alluminio. La diagonale maggiore del rombo (eccola qui la geometria che tanto amavamo alle medie!!!) deve essere uguale alla lunghezza delle formine. Quella minore (cioè la distanza tra i lembi di pasta che si chiuderanno sovrapponendosi) dovrà essere poco più della metà della maggiore..... Non è difficile farlo .... vi assicuro che non lo è affatto.... e lo dico io che sono ciò che c'è di più lontano dalla matematica e i suoi derivati!!!
E passiamo all'esecuzione vera e propria.
Stendere la pasta o con il mattarello o con la sfogliatrice elettrica per ottenere strisce non più alte di 2 mm, tagliare con il cartoncino per ottenere rombi. Sulla parte lunga va poggiato lo stampo per cannolo e si chiude prima un lembo e poi l'altro, avendo l'accortezza di bagnare leggermente il lembo inferiore con un goccio d'acqua per consentire una perfetta aderenza. Così la cialda non si aprirà in cottura. Mettere a scaldare l'olio. Avere un termometro a sonda aiuta a mantenere costante la temperatura dell'olio e ciò permette una cottura ottimale. Comunque l'importante è non farlo diventare troppo caldo e non farlo fumare.
Immergere le cialde nell'olio caldo e seguirne la cottura. Quando saranno ben dorate, scolarle bene e metterle ad asciugare su un foglio di carta assorbente. Ora, a meno che non abbiate intenzione di svenarvi e comprare uno svario di formine, cosa che io non ho fatto, confesso, con molta attenzione estraete le formine dalle cialde fritte e usatele per altre da friggere ancora. Usate delicatezza, non solo perché vi potreste bruciare, ma anche perché le cialde sono friabili, soprattutto da calde.
Nelle foto si vede come si avvolge la pasta sulla formine e come risulta dopo la cottura.

Altra ricetta carnascialesca.... Ovviamente è un fritto!!! Vabbè ... Ma tanto abbiamo poi ben 40 giorni di quaresima per stare in uno strettissimo regime detox prima di Pasqua, no? D'altronde il carnevale nacque proprio per questo: far festa per benino prima della austera quaresima. E chi siamo noi per disobbedire alle tradizioni e ignorare gli usi e i costumi popolari?? Perciò ... che festa sia! Anzi.... che fritto sia!!!
Suggerisco un dolce palermitano, che nella foggia richiama gli struffoli, i famosi dolci campani preparati soprattutto nel periodo natalizio, o la cicerchiata del Centro Italia. Come dire che a tavola non c'è campanile 😂 La pinolata, o pignoccata, palermitana è di norma fatta per carnevale, anch'essa comunque ricoperta con miele e zuccherini colorati.
Ingredienti
500 gr farina 00
5 uova medie intere
100 gr zucchero
La buccia grattugiata di un'arancia
100 gr miele
Un paio di cucchiai di acqua
Zuccherini colorati qb
1 lt olio di semi di arachidi per friggere
Esecuzione
Impastare la farina con le uova, aggiungere lo zucchero  e la buccia grattugiata dell'arancia e lavorare fino ad ottenere una pasta soda e liscia. Se è troppo molle aggiungere un cucchiaio di farina, se invece risulta troppo dura, regolare con un pochino di acqua. Fare delle stringhe di pasta non troppo grossa e tagliare dei cubetti come a voler ottenere degli gnocchetti. Arrotolarsi con le mani per farne delle palline e immergerle nell'olio bollente e farle dorare. Metterle su della carta assorbente e porle su un piatto di portata. In un pentolino sciogliere il miele con un paio di cucchiai di acqua e una volta sciolto bene, versare sopra la pinolata. Io ho usato del miele d'acacia dal sapore delicato, ma se vi piacciono mieli dal gusto più forte e intenso (non disprezzo in questa preparazione quello di castagno, un po' più amaro) sperimentate pure!
Spargere degli zuccherini colorati in quantità proporzionale ai nostri gusti e voilà!

Cosa c'è di più classico di una confezione di cioccolatini come regalo per S. Valentino? Magari quelli famosissimi, incartati "in un cielo stellato"...
Certo però che fare dono di qualcosa home made rende speciale il regalo, perché si fa capire che si è dedicato del tempo a crearlo e confezionarlo pensando alla persona amata. A tutti fa piacere ricevere un regalo personalizzato, fatto apposta per noi... E allora proviamoci! Con questa ricetta, semplice semplice, potremo creare con le nostre mani tanti romantici bacetti.
Dato che la ricetta dei baci originali è coperta da copyright (ma giustamente!), ho pensato di usare quella di Montersino per fare i tartufini. Vi assicuro che la differenza di sapore è minima e comunque il fatto che sia di un grande chef non può che essere garanzia di successo! Inoltre con un tocco di fantasia, avremo dei piccoli personalissimi bon bon 💕
Ingredienti
Per circa 20/25 baci
125 gr biscotti secchi
100 gr cioccolato fondente
65 gr cioccolato al latte
75 gr granella di nocciola
40 gr pasta di nocciole (la famosissima crema spalmabile alle nocciole andrà bene)
25 gr burro (meglio se chiarificato)
50 gr zucchero a velo
20/25 Nocciole intere
200 gr cioccolato bianco
Colorante alimentare rosso in polvere
Poche gocce di alcool puro o vodka
Attrezzatura
Termometro a sonda
Gratella
Carta di alluminio
Pennellino per uso alimentare
Esecuzione
Sciogliere il cioccolato fondente e il cioccolato al latte a bagnomaria o al microonde. Aggiungere la pasta di nocciole e il burro. Mescolare bene e unire i biscotti sbriciolati finemente e la granella di nocciole (anch'essa tritata molto finemente). Quando tutto sarà ben amalgamato, coprire con la pellicola alimentare e far riposare in frigo per almeno un'ora. Quindi cominciare a lavorare l'impasto formando delle palline non più grandi di una noce e con la superficie  più liscia possibile. Fare un piccolo incavo in cima che sarà dove andrà una nocciola intera. Spennellare l'incavo o di pasta di nocciola o di cioccolato fuso: farà da collante per la nocciola. Far riposare in frigo per mezz'ora. Trascorso il tempo, posizionarli su una gratella con una teglia sotto e passare al temperaggio del cioccolato bianco che sarà la loro copertura.
Useremo il metodo di temperaggio più semplice, quello più indicato per una cucina casalinga: il temperaggio per inseminazione. Temperare è importante perché permette di avere il cioccolato lucido e croccante.
Fondere i 3/4 del cioccolato bianco nel microonde o a bagnomaria. Con il termometro a sonda misurarne la temperatura, facendo attenzione che non superi i 50°. Se si usa il microonde, interrompere  spesso e mescolare, anche ogni 15 secondi: eviterà che si bruci. Raggiunti i 50°, aggiungere il restante 1/4 del cioccolato bianco è mescolare bene per farlo sciogliere completamente, fino a che il termometro non segnerà 28°/29°. A questo punto versare il cioccolato temperato su tutti i dolcetti e attendere che si solidifichino. Si può ripetere l'operazione se ci sono troppe imperfezioni, ma non esagerare con la quantità versata sopra: troppo cioccolato potrebbe creare uno spessore eccessivo e sgradevole al morso.
Temperare nuovamente il cioccolato per rivestire la base dei baci. Perciò quando la copertura è asciutta, preparare un foglio di alluminio su una superficie piana, senza asperità, versare il nuovo cioccolato temperato su un piattino e, usando dei guanti monouso per non rovinare la copertura con il calore per il contatto diretto delle dita sul bacio, prendere ogni singolo bacio e bagnare solo la base nel cioccolato. Metterlo sul foglio di alluminio e attendere che si asciughi.
A questo punto sciogliere il colorante alimentare rosso in poche gocce di alcool puro o vodka e con un pennellino si possono disegnare cuoricini (come fatto io) o le iniziali del destinatario del nostro dolcissimo regalo home made.
La copertura può essere fatta anche con il cioccolato fondente, ma trovo più originale ed elegante questa con il cioccolato bianco, che tra l'altro permette di far risaltare i cuoricini rossi.
Vi prenderanno un paio d'ore di tempo (compresi i passaggi in frigo per il riposo) ma i vostri baci saranno sicuramente i più dolci e unici di sempre... 💕

Sono almeno due anni che giro intorno a questa ricetta. Ne avevo trovato una tempo fa per realizzare una torta mojito che mi intrigava molto, ma non ho mai avuto l'occasione di provarla. In questi giorni invece un paio di fortuite coincidenze mi hanno convinto che era arrivato il momento giusto... Innanzitutto ho trovato nel web una ricetta per realizzare dolcetti piuttosto che una torta intera, più fruibile secondo me, inoltre in questo periodo sto seguendo un corso per apprendere il cosiddetto "metodo Wilton" riguardo i vari metodi di decorazione di torte e cupcakes. Ai più forse non dice nulla, ma "il metodo Wilton" è una tecnica molto particolare per creare effetti stupendi in crema al burro o frosting, atta ad ottenere rose, stelle, fiori, nastrini e molto altro, per rendere speciale anche una torta semplicissima.
Allora ho pensato: voglio realizzare questi muffins (che non sono altro che cupcakes più grandi)... voglio esercitarmi nella realizzazione con la sac a poche di queste tecniche.... ecco trovato il connubio perfetto!!
Per quanto riguarda la tecnica decorativa, devo dire che dà molte soddisfazioni. Un minimo di cura e di maestria con la sac a poche, "veste" a festa pure un umile muffin. Riguardo al gusto, confesso che mi ha conquistato subito, al primo morso. È meglio di quello che mi aspettassi.
La "cavia umana" a cui ho fatto assaggiare questo esperimento culinario li ha  trovati semplicemente favolosi  (testuali parole 😂) ed in effetti lo sono! Richiamano alla mente veramente il famoso cocktail per via del lime, della menta e del rum, ma hanno anche un non so che di esotico, forse per lo zucchero di canna. Il frosting poi, realizzato con un formaggio quark, dà un sapore deciso ma corposo, avvolgente. Insomma è una ricetta originale da provare assolutamente, una di quelle da salvare tra i preferiti.
Ingredienti
Per una decina di muffins
150 gr farina autolievitante oppure 150 gr farina 00 + 1/2 bustina lievito per dolci
110 gr zucchero di canna
100 gr burro
25 ml rum bianco
2 uova
1 bacca di vaniglia
Succo di un lime
Buccia grattugiata di un lime
Per il frosting
250 gr formaggio quark (io ho usato philadelphia)
100 gr panna per dolci
50 gr zucchero a velo
1 cucchiaio di succo di lime
1 cucchiaio di rum bianco
Menta fresca tritata
Buccia di un lime grattugiata
Attrezzatura
Pirottini di carta adatti per il forno
Sac a poche
Bocchetta con punta rigata
Guarnizione
Fettine di lime
Foglioline di menta fresca
Esecuzione
Iniziamo dai muffins. Montare a crema il burro morbido con lo zucchero di canna, aggiungere un uovo alla volta, il rum, le bacche di vaniglia, il succo e la buccia grattugiata del lime. Amalgamare e versare la farina (eventualmente anche il lievito) un cucchiaio alla volta e mescolare.  Versare l'impasto nei pirottini per metà e infornare a 180° per 15 minuti (controllare sempre con uno stecchino la cottura). Far freddare.
Per il frosting lavorare con una frusta il formaggio con lo zucchero a velo, versare il rum, la buccia grattugiata e il succo di lime, la menta fresca tritata e infine la panna montata ben ferma.
Usare una sac a poche con una bocchetta rigata per decorare i muffins e guarnire con fettine di lime e foglioline di menta....  e il cocktail... ops... il dolce è servito!

Chi non conosce le chiacchiere, classici dolci del periodo di carnevale? Ogni regione ha le sue, diverse per nome o per forma, ma tutti le conosciamo e le mangiamo. A casa mia le chiamavamo frappe per esempio e le friggevamo annodandole come dei fiocchetti. Un po' di zucchero a velo e via.
Qui propongo la ricetta di Leonardo Di Carlo, facile e di sicuro successo, le cui chiacchiere non risultano eccessivamente dolci.
Ingredienti
500 gr farina 00
75 gr zucchero
175 gr uova (circa 3 uova medie)
40 gr burro
Un pizzico di sale fino
La buccia grattugiata di limone
Mezza bacca di vaniglia
20 gr rum bianco o vodka
30 gr prosecco frizzante
1 lt olio per friggere (io uso olio di arachidi)
Zucchero a velo
Attrezzatura
Tegame alto e largo adatto per friggere
Carta assorbente
Esecuzione
Lavorare tutti gli ingredienti in modo da ottenere un impasto liscio e solido. Dopo che avrà riposato a temperatura ambiente per un'oretta, stenderlo fino ad uno spessore di 1 mm. Se usate la sfogliatrice, quella che viene usualmente chiamata nonna papera, stendete l'impasto molto fine, di solito corrispondente al numero 8 o 9. Fate delle strisce di lunghezza e forma che più vi aggrada, magari usando un taglia pasta dentellato per renderle più carine e immergetele nell'olio bollente (se avete un termometro a sonda misurate che sia a 175°, temperatura ideale per friggere senza bruciare). Scolate bene, fate asciugare su carta assorbente e spolverizzare con zucchero a velo.